RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A - linea Verona - Modena al km 47+859.

 

Testo e immagini gentilmente forniti da 4EMME Service Spa


 

 

ANALISI STATICA ALLE AZIONI PERMANENTI  E DI ESERCIZIO

 

 

       La valutazione delle azioni è stata effettuata con riferimento sia ai pesi propri stimati, anche in relazione alle indagini effettuate, sia alle azioni prescritte nel documento Ferrovie dello Stato, 13 gennaio 1997: Sovraccarichi per il calcolo dei ponti ferroviari: Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo (Testo aggiornato della istruzione n° 1/SC/PS-OM/2298 del 2 giugno 1995, alla luce della Norma Europea ENV 1991-3).

Nel seguito sono precisate le modalità con cui sono state valutate le azioni insieme con la loro modellazione nell’ambito della schematizzazione agli elementi finiti e sono riportate le condizioni di carico utilizzate nell’analisi del ponte.

I risultati ottenuti dall’analisi statica sono rappresentati in termini di configurazioni deformate e di stati di tensione nel dominio degli elementi.

 

 

4.1    AZIONI PERMANENTI

 

Le azioni permanenti considerate nell’analisi  sono costituite dalle forze di gravità associate al peso dei materiali.

 

 

4.2   AZIONI DOVUTE AI CONVOGLI

 

Per le azioni dovute al passaggio dei convogli ferroviari, si è fatto riferimento al documento redatto dalle Ferrovie dello Stato, datato 13 gennaio 1997, intitolato: Sovraccarichi per il calcolo dei ponti ferroviari: Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo (Testo aggiornato della istruzione n° 1/SC/PS-OM/2298 del 2 giugno 1995, alla luce della Norma Europea ENV 1991-3).

 

 4.2.1    Carichi verticali (Treno di carico LM 71)

 

Per i carichi verticali si è considerato il treno di carico LM 71, che schematizza gli effetti statici prodotti dal traffico ferroviario normale. Esso è costituito da un locomotore di peso 1000 kN, distribuito su 6.4 m (pari a 156.25 kN/m), e da vagoni su entrambi i lati del peso equivalente di 80 kN/m, corrispondente al treno di carico denominato D4.

 

 

 



 

Per tenere conto degli effetti dinamici connessi al passaggio dei convogli, si  è utilizzata la formula di normativa, che fornisce il coefficiente di amplificazione dinamica in base allo standard  manutentivo della linea.

I carichi dovuti al convoglio vengono moltiplicati per il seguente coefficiente dinamico

 ( per linea con elevato standard manutentivo):

 

j

dove:

Lj = lunghezza caratteristica  [m]

       Per i ponti metallici con armamento diretto occorrerà considerare un ulteriore coefficiente di adattamento dell’incremento dinamico b, variabile esclusivamente in ragione della luce del ponte, tale da assumere i seguenti valori:

b = 1,1 per    8 m < L £ 90,0 m

Nel ponte  in oggetto il coefficiente dinamico assume il valore di  j = 1,10

 

4.2.2   Azioni orizzontali: serpeggio

 

L'azione laterale indotta dal serpeggio è una forza orizzontale concentrata, perpendicolare all'asse del binario e di entità pari a Qsk=100 kN. Tale forza viene applicata in un nodo all'estradosso.

 

4.2.3   Azioni orizzontali: avviamento e frenatura

 

Le forze orizzontali di frenatura e avviamento agiscono sulla sommità del binario, nella direzione longitudinale, con i seguenti valori caratteristici per il modello di carico LM 71:

- avviamento:        Qla,k = 33 L £ 1000 kN

- frenatura:            Qlb,k = 20 L £ 6000 kN

dove L è la lunghezza del ponte.

Tale forza deve essere ripartita uniformemente su tutta la lunghezza del ponte; essa è stata inserita tramite forze concentrate nei nodi posizionati in corrispondenza dei binari.

Considerato che la campata in esame ha una lunghezza superiore a 70 m l’azione più gravosa è quella della frenatura.

 

 

4.3     AZIONI CLIMATICHE : VENTO

 

L'azione del vento verrà assunta convenzionalmente come una pressione statica con valore caratteristico Wk=2.5 kN/m2. Tale pressione agirà sulla superficie esposta della struttura.

 




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